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Soggetto: Luca Calamaio
Incontro presso le Nebbie
Cella Numero 22
Ogni
parete si presentava come un anziano sconcertato che si fissa allo
specchio. Apatico, inerme, indifeso e morto.
L'acro odore di medicina non osava lasciarlo un attimo. E morbosamente i corridoi sembravano stringersi ogni passo di più a lui. L'intera struttura sembrava voler strozzare l'oscuro individuo, che lento, con postura sicura, spezzava i silenzi con i tacchi dei suoi stivali. Era completamente celato, ed indossava un lungo cappotto grigio scuro. Una sciarpa nera gli censurava il naso e la bocca, mentre un cappello gli proteggeva il capo come un elmo. Vari bisbigli giungevano dal fondo, e dagli strazi vani delle varie camere. Quella realtà appariva posseduta dai lamenti e dagli atroci dolori delle nostre più lugubre torture mentali. Un abisso... per chi distratto osa perdere la retta via. Un infermiere di circa un centinaio di chili gli si pose dinanzi: <<Ehi! Dove credi di andare?!>> Venne subito zittito con il semplice gesto del braccio destro. Il movimento che mostrò, stretto nella mano, il portafoglio aperto. L'uomo pesante si scusò , non appena vide il contenuto, e non esitò nel farsi immediatamente da parte. Lo strano ceffo riprese il cammino, fra i pianti e le urla del reparto psichiatrico di "Le Nebbie". Non mancava molto alla cella ventidue. La porta comparve in lontananza come d'incanto. Mentre lentamente e si avvicinava all'uomo. Tutto sembrava inglobarsi in un accenno onirico... le voci assunsero effetti suggestivi e rapidamente tendevano a moltiplicarsi. Il buio non variava eppure tutto lentamente spariva, lasciando vivi solo dolore e paura. L'uomo, troppo freddo per un comune uomo, giunse finalmente dinanzi all'ingresso che portava il numero "22". Sapeva già che li dentro avrebbe trovato altre domande ed altre risposte ad attenderlo. Sospirò. Guardò quell'oscuro vuoto e spinse la maniglia. L'Informatore Bussò
La
camera si porse tanto fredda da sembrare di ghiaccio. Un tavolo sporco
colmava un angolo sostenendo diversi fogli scritti, mentre il soggetto sedeva sul letto malinconico, con le vesti di un uomo che attendeva.
L'uomo celato si pose a pochi metri da lui: <<Voi siete il signor Calamaio Luca, fratello maggiore dell'Onorevole Calamaio Giacomo?>>. Pochi secondi di silenzio piombarono su tutte le superfici. Poi finalmente l'uomo rispose: <<Si, se non ricordo male... Cosa desidera?>> <<Vengo da molto lontano. E sto svolgendo indagini a carico di Quattorda a seguito di informazioni... di un certo peso.>> <<Con chi ho il piacere di parlare?>>. L'uomo col cappello estrasse nuovamente il portafoglio porgendolo aperto al signor Calamaio. Poi rispose: <<Non vorrei sembrarvi scortese, ma sono estremamente obbligato a non rivelare alcuna informazione inerente alla mia identità. Per voi e per i miei datori di lavoro, che state constatando, io sono l'Informatore. Niente di più.>>. Ne approfittò per allontanarsi un attimo e per appoggiare sul tavolino un piccolo registratore nero. Ritornato dinanzi al recluso, riprese i documenti. <<Sapevo che prima o poi la vostra ombra avrebbe bussato alla mia porta...>> disse Calamaio <<...ormai era solo questione di tempo, non rimaneva che attendere...>> L'altro continuò ad ascoltare, <<...cosa vuole sapere?>> <<Tutto quello che potete dirmi su Quattorda... e su tutto quello che circola solo sotto forma di leggende e che la gente non vuole dire per pura... diciamo, comodità.>> <<Bhè, se mi permette. Potremmo iniziare a questo punto dicendomi tutto quello che già sa. Non le pare?>>. Un ennesimo sospiro. <<So che è costruita su qualcosa che la gente non deve conoscere. Che la stessa cosa in qualche modo si è riversato sull'intera città diversi anni dopo... e che sono state coinvolte delle persone, attualmente irreperibili, per la risoluzione degli eventi. So che le strade pullulano di ombre che la gente informata chiama "Master". Che si narra di persone in grado di controllare letteralmente la propria anima e di persone che controllano a volontà il caos fisico. So che si vocifera di piani alternativi, di avvistamenti inerenti a creature umanoidi grottesche e di persone in simbiosi con la vegetazione. La gente parla di vigilanti. Credo possa bastare.>>. L'uomo seduto rimase in silenzio per tutto il tempo, stirando un sorriso curioso alla conclusione della risposta. L'uomo in giacca comprese il momento propizio e non intendeva perdere l'occasione. Affinò l'udito e accese il registratore. |
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Soggetto: Luca Calamaio
Incontro presso le Nebbie
Soggetto: Luca Calamaio
Incontro presso le Nebbie
<<Certo
che può bastare. Lo sa...? In fondo il progetto Quattorda non era poi
così male: il conseguito del fallimento al raggiungimento dell'utopia
più antica del mondo.>>
<<La città perfetta.>>
<<Esatto. Uno studiato e calcolato processo politico e burocratico al fine di dare alla luce la prima speranza per un successo umano mondiale. Qualcosa da cui prendere esempio. Qualcosa per cui cambiare. E per crescere.>>
L'Informatore silenziò.
<<Queste terre furonoo scoperte diversi anni fa. I corpi militari non ci misero molto ad appropriarsi della zona, dinanzi alla terribile scoperta che avrebbe cambiato radicalmente i cuori di tutti noi. Storicamente parlando, queste terre furono protagoniste di antichi rituali per mano di diversi enti a sfondo esoterico. Secondo la documentazione rinvenuta, il clan maggiore che più s'impegnò attraverso questi operati, dichiarò di essere riuscito a scoprire un ingresso che avrebbe portato... al male. Una sorta di luogo che, secondo gli scritti, era formata dalla cattiveria del vivente: la piaga più inguaribile del mondo.>>
<<Lei parla... di un luogo di culto? Cerimoniale? Magari un altare?>>
<<Peggio. Le agenzie che si occuparono del territorio riesumarono i resti di una intera civiltà che praticava quel credo. Il vero altare, come lo chiama lei, venne trovato al centro di quelle rovine e prendeva le forme di un gigantesco camerone. Secondo ciò compreso, era in quel punto che veniva aperto il passaggio. La civiltà viveva sotto le ideologie del clan maggiore: il Clan Del Peccato.>>
<<Se tutto ciò è mai vero, perché adottare un... portale del genere?>>
<<Il clan vide il mondo come il distruttore di se stesso. Credette che un giorno l'uomo avrebbe creato un danno tanto esteso da innescare interi cataclismi. Si convinse che i buoni, gli innocenti, i non peccaminosi, e i puri, non avrebbero avuto più posto nel globo. E avrebbero regnato solo i malvagi... portando il mondo all'ovvio punto di rottura. Così cominciarono a studiare possibili rimedi e precauzioni: cacciando e giustiziando tutti coloro ritenuti impuri o colpevoli di atti immorali. La scoperta del passaggio rappresentò un avvento incredibile, nonché l'inizio del piano finale: compresero che catturare e giustiziare non rendeva loro migliori degli altri, ma che mutasse anche loro in completi assassini, quindi peccatori a loro volta. Continuarono le loro catture, ma sostituirono le uccisioni con le reclusioni: gli assassini, gli stupratori, tutti i peccatori... venivano tutti obbligati ad attraversare il passaggio. E a restarci.>>
<<Un'eterna reclusione.>>
<<Proprio così. La prigione comune più grande del mondo.>
<<Vada avanti. Prosegua.>>
<<Sempre secondo gli scritti, ci fu un fatto ancora più tragico.>>
L'Informatore aguzzò ancor più le attenzioni.
<<Come qualsiasi vaso, anche quello traboccò. Anche quel atto, il più immorale di tutti, giunse al culmine. Vi è documentato che l'ambiente, oltre il varco, fosse in qualche modo vivo. Che respirasse e fosse senziente, ma peggio, che fosse in grado di plasmarsi, col tempo, a seconda dei suoi ospiti o di ogni influenza con cui venisse a contatto... come un parassita o un simbionte. Pochi giorni fa ho ricevuto gli ultimi aggiornamenti su questa storia: le agenzie competenti fecero di tutto per nascondere questa storia al mondo. Per mesi, i governi di tutto il mondo finanziarono studi e ricerche pressando diversi popoli, consumando interi fondi e generando addirittura delle critiche crisi. Tutto pur di ricavarne il maggior numero di informazioni possibili.>>
<<Fermatevi... vi prego.>>
Questa volta fu Calamaio a zittirsi.
<<Fatemi capire bene. Avete scoperto delle terre di nessuno. Da cui sono state rinvenute documentazioni che confermerebbero l'autenticità di antichi riti, utopici ed immorali, al fine della purificazione del mondo. Credete in scritti che narrerebbero una leggenda di un... luogo... oltre le nostre dimensioni. E ci avete costruito una città sopra. Perdonatemi, ma le informazioni che mi state ponendo richiedono un punto di vista... più complesso.>>
<<Sono rinchiuso all'interno di queste mura da così tanto tempo che non ricordo nemmeno che effetto potrebbe darmi la luce del giorno. Lei mi ha chiesto di dirle quello che sapevo. Perchè mentirle? La comprendo: questa storia le appare assurda esattamente come il giorno in cui la compresi io.>>
Altri attimi di silenzio possederono i presenti.
<<E comunque, il mio sapere terminerebbe qui. Delle operazioni militari, di cosa realmente accadde in quei giorni e della fine che fecero gli stabilimenti sotto i nostri piedi... non so dirle altro. Ai tempi, come socio di mio fratello, mi occupavo della contabilità e della amministrazione cittadina... insomma, lo aiutavo nella costruzione del progetto Quattorda. Quando iniziai a porgli delle domande divenne isterico, paranoico. Nascondeva morbosamente ogni dettaglio e quando scoprì che le informazioni le ricevevo comunque... mi fece rinchiudere qui. Per quanto le sue forze possano fargli credere di riuscire a tenermi all'oscuro.>>
<<Mi sento in dovere di dedurre che la città, indipendentemente dal progetto iniziale, funga da copertura e nient'altro.>>
<<Quale nascondiglio migliore se non sotto gli occhi di tutti?>>
<<E cosa mi sapete dire sul caso Nucleus del 2005? Miliardi di Euro investiti per coprire la cosa, centinaia di scomparse e i sei soggetti primari tutt'ora irreperibili...>>
<<Anche di quello non so molto. Ho poche informazioni su di loro.>>
<<Ve ne pregherei.>>
<<Sapevo che fra di loro erano presenti un ricercatore, uno Spettromante, un occultista e persino un Master. Niente di più.>>
<<Un'ultima domanda.>>
<<Prego.>>
<<Se è vero che siete stato escluso e messo da parte. Come siete venuto a conoscenza di così tanti dettagli?>>
E anche l'ultimo agghiacciante silenzio si consumò in una magica conclusione.
<<Da quanto tempo lei è qui a Quattorda?>>
<<Abbastanza da ricordarmi qualche via e qualche volto.>>
<<Conosce per caso un certo Matteo Lanterna?>>
FINE REGISTRAZIONE
<<La città perfetta.>>
<<Esatto. Uno studiato e calcolato processo politico e burocratico al fine di dare alla luce la prima speranza per un successo umano mondiale. Qualcosa da cui prendere esempio. Qualcosa per cui cambiare. E per crescere.>>
L'Informatore silenziò.
<<Queste terre furonoo scoperte diversi anni fa. I corpi militari non ci misero molto ad appropriarsi della zona, dinanzi alla terribile scoperta che avrebbe cambiato radicalmente i cuori di tutti noi. Storicamente parlando, queste terre furono protagoniste di antichi rituali per mano di diversi enti a sfondo esoterico. Secondo la documentazione rinvenuta, il clan maggiore che più s'impegnò attraverso questi operati, dichiarò di essere riuscito a scoprire un ingresso che avrebbe portato... al male. Una sorta di luogo che, secondo gli scritti, era formata dalla cattiveria del vivente: la piaga più inguaribile del mondo.>>
<<Lei parla... di un luogo di culto? Cerimoniale? Magari un altare?>>
<<Peggio. Le agenzie che si occuparono del territorio riesumarono i resti di una intera civiltà che praticava quel credo. Il vero altare, come lo chiama lei, venne trovato al centro di quelle rovine e prendeva le forme di un gigantesco camerone. Secondo ciò compreso, era in quel punto che veniva aperto il passaggio. La civiltà viveva sotto le ideologie del clan maggiore: il Clan Del Peccato.>>
<<Se tutto ciò è mai vero, perché adottare un... portale del genere?>>
<<Il clan vide il mondo come il distruttore di se stesso. Credette che un giorno l'uomo avrebbe creato un danno tanto esteso da innescare interi cataclismi. Si convinse che i buoni, gli innocenti, i non peccaminosi, e i puri, non avrebbero avuto più posto nel globo. E avrebbero regnato solo i malvagi... portando il mondo all'ovvio punto di rottura. Così cominciarono a studiare possibili rimedi e precauzioni: cacciando e giustiziando tutti coloro ritenuti impuri o colpevoli di atti immorali. La scoperta del passaggio rappresentò un avvento incredibile, nonché l'inizio del piano finale: compresero che catturare e giustiziare non rendeva loro migliori degli altri, ma che mutasse anche loro in completi assassini, quindi peccatori a loro volta. Continuarono le loro catture, ma sostituirono le uccisioni con le reclusioni: gli assassini, gli stupratori, tutti i peccatori... venivano tutti obbligati ad attraversare il passaggio. E a restarci.>>
<<Un'eterna reclusione.>>
<<Proprio così. La prigione comune più grande del mondo.>
<<Vada avanti. Prosegua.>>
<<Sempre secondo gli scritti, ci fu un fatto ancora più tragico.>>
L'Informatore aguzzò ancor più le attenzioni.
<<Come qualsiasi vaso, anche quello traboccò. Anche quel atto, il più immorale di tutti, giunse al culmine. Vi è documentato che l'ambiente, oltre il varco, fosse in qualche modo vivo. Che respirasse e fosse senziente, ma peggio, che fosse in grado di plasmarsi, col tempo, a seconda dei suoi ospiti o di ogni influenza con cui venisse a contatto... come un parassita o un simbionte. Pochi giorni fa ho ricevuto gli ultimi aggiornamenti su questa storia: le agenzie competenti fecero di tutto per nascondere questa storia al mondo. Per mesi, i governi di tutto il mondo finanziarono studi e ricerche pressando diversi popoli, consumando interi fondi e generando addirittura delle critiche crisi. Tutto pur di ricavarne il maggior numero di informazioni possibili.>>
<<Fermatevi... vi prego.>>
Questa volta fu Calamaio a zittirsi.
<<Fatemi capire bene. Avete scoperto delle terre di nessuno. Da cui sono state rinvenute documentazioni che confermerebbero l'autenticità di antichi riti, utopici ed immorali, al fine della purificazione del mondo. Credete in scritti che narrerebbero una leggenda di un... luogo... oltre le nostre dimensioni. E ci avete costruito una città sopra. Perdonatemi, ma le informazioni che mi state ponendo richiedono un punto di vista... più complesso.>>
<<Sono rinchiuso all'interno di queste mura da così tanto tempo che non ricordo nemmeno che effetto potrebbe darmi la luce del giorno. Lei mi ha chiesto di dirle quello che sapevo. Perchè mentirle? La comprendo: questa storia le appare assurda esattamente come il giorno in cui la compresi io.>>
Altri attimi di silenzio possederono i presenti.
<<E comunque, il mio sapere terminerebbe qui. Delle operazioni militari, di cosa realmente accadde in quei giorni e della fine che fecero gli stabilimenti sotto i nostri piedi... non so dirle altro. Ai tempi, come socio di mio fratello, mi occupavo della contabilità e della amministrazione cittadina... insomma, lo aiutavo nella costruzione del progetto Quattorda. Quando iniziai a porgli delle domande divenne isterico, paranoico. Nascondeva morbosamente ogni dettaglio e quando scoprì che le informazioni le ricevevo comunque... mi fece rinchiudere qui. Per quanto le sue forze possano fargli credere di riuscire a tenermi all'oscuro.>>
<<Mi sento in dovere di dedurre che la città, indipendentemente dal progetto iniziale, funga da copertura e nient'altro.>>
<<Quale nascondiglio migliore se non sotto gli occhi di tutti?>>
<<E cosa mi sapete dire sul caso Nucleus del 2005? Miliardi di Euro investiti per coprire la cosa, centinaia di scomparse e i sei soggetti primari tutt'ora irreperibili...>>
<<Anche di quello non so molto. Ho poche informazioni su di loro.>>
<<Ve ne pregherei.>>
<<Sapevo che fra di loro erano presenti un ricercatore, uno Spettromante, un occultista e persino un Master. Niente di più.>>
<<Un'ultima domanda.>>
<<Prego.>>
<<Se è vero che siete stato escluso e messo da parte. Come siete venuto a conoscenza di così tanti dettagli?>>
E anche l'ultimo agghiacciante silenzio si consumò in una magica conclusione.
<<Da quanto tempo lei è qui a Quattorda?>>
<<Abbastanza da ricordarmi qualche via e qualche volto.>>
<<Conosce per caso un certo Matteo Lanterna?>>
FINE REGISTRAZIONE